A Poissy lo studio di un modello per la piattaforma della Fiat 500 elettrica, in attesa della nuova (nel 2026)
In un angolo di Mirafiori, una parte del gigantesco stabilimento ceduta dalla ex Fiat, c’è un luogo dove nascono le Citroen Ami Charleston. Si tratta di allestimento, di preparazione secondo un kit estetico: ma, proprio a Mirafiori, potrebbe tornare l’auto che ha reso celebre quella colorazione, ossia la Citroen 2CV, la “deux cheveux”, che potrebbe rappresentare il futuro – ancora non detto – dello stabilimento torinese. E non solo.
La porzione di stabilimento è quella occupata dalla Ita Innovation, del designer abruzzese Massimo Biancone. Qui, come dai “carrozzieri” di cui un tempo Torino brulicava, si realizza il kit estetico Charleston per il quadriciclo elettrico Citroen Ami (e presto, a giudicare dal sito web di Biancone, potrebbe toccare alla Fiat Topolino). Si tratta della classica colorazione rouge/noir caratteristica degli anni ’70 e ’80, in aggiunta a materiali per la plancia e gli interni. Ma il piano 2CV, per un’auto vera, in Stellantis esiste e potrebbe coinvolgere Torino.

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Partiamo dal 2022, quando il designer francese Jean-Louis Bui propone a Stellantis, in vista delle Olimpiadi di Parigi del 2024, il prototipo della sua 2 Deuche Concept. Anche in questo caso, però, l’idea era quella di un quadriciclo elettrico. Negli ultimi tempi, però, nel Web, forse sulla spinta del successo della Renault 5 e della nuova Renault 4, designer e contents creator si sono sbizzarriti a immaginare le forme per altri ritorni eccellenti: dalla Fiat 126 alla Citroen 2 Cavalli. Quest’ultima, in particolare, appare il tema su cui in tanti si stanno concentrando, con i render migliori realizzati dal designer indipendente Dejan Hristov: forse perché qualcosa c’è, davvero, nell’aria?
È chiaro che un piano di questo genere è assolutamente segreto. Ma da nostre fonti abbiamo saputo di un “prototipo”, ma sarebbe meglio dire un “modello”, che si trova allo studio a Poissy, in Francia, nell’equivalente del Centro Stile Fiat di Torino. Peraltro, questo stabilimento, di proprietà Peugeot, era marchiato Talbot molti anni fa, ossia il marchio che di recente Stellantis ha nuovamente registrato come proprio. Forse per usarlo su quadricicli da affiancare ad Ami e Topolino.
Ma, da quanto abbiamo saputo, questo “modello” sarebbe riferito a un’automobile, ossia la 2CV secondo quanto si dice negli ambienti. E – qui arriva la forte suggestione – la piattaforma cui ci si riferirebbe per una sua produzione è quella della Fiat 500 elettrica. Dunque, produzione per forza di cose a Torino. Perché la piattaforma della 500 – anche nella sua versione Ibrida, in arrivo a ottobre 2025 – non è alcuna delle Stla del Gruppo – peraltro tutte già sature di modelli -, bensì una piattaforma unica, risalente ai tempi di FCA.
La Due Cavalli, allora, come modello per il futuro di Mirafiori? Troppo presto per dirlo, parlando di un progetto che per ora è a un livello di studio, come tanti che vengono seguiti giorno per giorno. In passato a Mirafiori avevano già studiato la Fiat 500 Ibrida, ma inizialmente l’allora ceo Carlos Tavares aveva detto di no. Poi, però, la rotta è cambiata: ora la tendenza è l’ibrido, per ragioni di volumi, sia come elettrico-benzina sia, e questa è la seconda grande novità di cui si parla, elettrico-diesel, su cui si stanno conducendo degli studi. In tante suggestioni, l’unica parte certa riguarda l’arrivo della nuova Fiat 500 elettrica: un modello completamente rinnovato, che Stellantis ha intenzione di presentare in uno dei Saloni dell’Auto del 2026. Per poi avviare la produzione, sempre a Mirafiori, nel 2030.